I cibi del futuro. Intervista al Prof. Paolo Ranalli (*)
- fiore951
- 19 mar
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(di giuseppe vinci)

(*) Il Prof. Paolo Ranalli, è laureato in Scienze Agrarie con lode. PhD in genetica applicata. Stage di studio alla Cornell University (New York, USA). Docente all’Università di Modena e Reggio Emilia, direttore di dipartimento del Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura (CRA). Accademico ordinario dell’Accademia dei Georgofili e dell’Accademia Nazionale di Agricoltura. Membro del Comitato Scientifico dell’European Association Potato Research (EAPR) e presidente della Società Italiana di Bioenergie e Agroindustria (SIBA). Ha coordinato progetti di ricerca nazionali e internazionali su genetica e miglioramento genetico delle piante. Ha pubblicato oltre 500 lavori scientifici su qualificate riviste italiane e internazionali. E’ costitutore di 22 varietà vegetali.
PREMESSA. Considerando l’attuale tendenza dei consumi alimentari, il futuro del cibo è molto incerto perché è influenzato dalla crescita della popolazione mondiale, dal cambiamento climatico e dalle innovazioni tecnologiche. Pertanto, è pensabile che in un prossimo futuro gli alimenti avranno sempre più una base vegetale e includeranno matrici alternative alla carne animale, come alghe, insetti o carne coltivata interamente in laboratorio. L’intervista che segue affronta un argomento che certamente potrebbero cambiare nei prossimi anni le nostre abitudini alimentari
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